Il Centro Culturale Talamoni nasce a Monza nel 1982. Con quest'opera alcuni aderenti al movimento ecclesiale di Comunione e Liberazione hanno voluto rispondere al richiamo costante di Giovanni Paolo II circa la necessità che "la fede generi una cultura" capace di incidere nella società.
A sollecitare l'iniziativa del gruppo promotore è stata l'esperienza di amicizia e unità vissuta con altre realtà di ambito ecclesiale (Movimento per la Vita, Unitalsi, Movimento Apostolico Ciechi), insieme all'urgenza di riproporre una presenza cristiana nell'ambito della cultura, anche in relazione al mutamento del sistema di valori evidenziato dai referendum su divorzio e aborto.
In questa avventura è stato decisivo il sostegno dell'allora arciprete di Monza, monsignor Leopoldo Gariboldi, il quale ha indicato il nome di un uomo che aveva incarnato un ideale di fede autentico e costruttivo: monsignor Luigi Talamoni. L'esempio della sua vita è ciò che anima l'impegno del Centro culturale Talamoni per documentare la ragionevolezza della fede cristiana come criterio di lettura di tutto il reale e come risposta piena alle istanze più profonde e connaturate dell’uomo, alla sua esigenza di libertà, di verità, di bellezza.
Negli anni il Centro è diventato una realtà autorevole, originale e radicata in città, attraverso la proposta di conferenze, lezioni, convegni, concerti, rappresentazioni teatrali, mostre, a partire dalla passione cattolica - vale a dire universale - per tutto ciò che è umano. Il metodo con cui il Centro opera è quello dell’incontro tra persone, del dialogo, dell’attenzione a figure capaci di offrire giudizi fondati e chiari, di testimoniare un impegno serio con la propria umanità e con le sfide poste dalla storia.